giovedì 5 giugno 2008

Intossicazione carbonica

Riporto doverosamente su segnalazione di El Capitan:

Recenti studi condotti da una prestigiosa università della California (UCLA), hanno evidenziato che l'assuefazione e conseguente intossicazione da carbonio, in certi casi abbinata all'assunzione di funghi endemici dei boschi della collina torinese, crea gravi instabilità neuronali e ancor più gravi disequilibri comportamentali.
Sempre gli studiosi, affermano che alcuni soggetti in osservazione, hanno deliberatamente abbandonato atteggiamenti tipici di seriosi impiegati, professionisti, imprenditori, padri di famiglia, assumendo toni da sgarzuletti e mattacchioni, sempre pronti ad intrecciare tenzoni verbali, ricche di sarcasmi e battutine anglo-ironiche!
In alcuni casi poi, si è assistito a vere e proprie alterazioni fisiche, vere e proprie mutazioni morfologiche con accrescimenti ed estroflessioni citoplasmatiche quali pizzo e baffetti alla Burt Reynolds................
Inoltre, i famigliari dei contagiati, oggetto degli studi, lamentano atteggiamenti particolari, un soggetto, ad esempio, in evidente ed avanzato stato di contagio (essendo da anni ormai esposto all'agente), pur esibendo documentazione anagrafica attestante età matura, nei comportamenti, denuncia modalità da giovane sbarbatello, sensa cugnisiun, mostrando durante tutta la stagione escoriazioni cutanee e croste, ( sintomo evidente della malattia).
E' stato provato, in aggiunta, a sottolineare la gravità della malattia, che il carbon frame o anche piccole dosi, come manubri o reggisella, inducono il conducente ad "osare" oltre l'umano, comportamento questo, che spesso è causa di gravi lesioni, come spalle plurilussate, ad esempio!
In ogni caso osservato, è evidente oltremodo, un atteggiamento di straordinario altruismo, chi cade infatti non pensa mai a se stesso o ai danni corporali e morali subiti, ma immediatamente si preoccupa di non avere inflitto al proprio mezzo ingiurie o gravi lesioni.
Questo atteggiamento, da buon samaritano, è esaltato dalle aziende produttrici, che spesso garantiscono a vita i mezzi utilizzati, aumentando così l'instabilità emotiva dei possessori!
I primi casi, qui in Piemonte, sono stati accertati proprio nella nostra zona, il sintomo pilota è stato quello legato alla fruizione dei percorsi durante le ore notturne, pare infatti, che l'agente infettante, alteri il regolare alternarsi del giorno con la notte, il famoso ciclo circadiano.
Si è notato, a suffragio della teoria, che i soggetti praticanti questa insana attività si muovano nei boschi di notte esattamente come di giorno, con grande naturalezza, atteggiamento questo estremamente tipico di chi è stato contagiato.
Il contagio infatti, altera le percezioni, crando uno stato allucinatorio!
Vorrei ricordare, confermando quanto descritto nel lavoro degli scienziati,al riguardo dell'altruismo, nobilissimo sentimento peraltro, come, durante un night riding, alcuni soggetti possessori di impianti di illuminazione, per non ledere moralmente chi non ne era in possesso, con immediatezza e il succitato altruismo, abbiano deciso di spegnere le proprie luci, affinchè ognuno si ritrovasse nelle medesime condizioni.
Citando questo episodio, che oserei definire, senza diventare blasfemo, una vera e propria parabola, vorrei sottolineare quanto questo atteggiamento sia qualificante ed esalti il carattere umanitario del biker, paragonabile a quello di un buon francescano...
La malattia ha un suo ciclo stagionale cche esprime la sua massima virulenza nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre, pare infatti che la stagione degli ammalati sia perpetua, in molti casi i contagiati si frequentano assiduamente, creando un circolo vizioso che allontana eventuali possibilità di guarigione
Concludendo, chiunque, leggendo, avvertisse o manifestasse alcuni o solo uno dei sintomi sopra enunciati, si rivolga al primo sito internet disponibile, dove potrà trovare conforto ed eventuali cure di pronto soccorso! www.chainreactioncycle.com ad esempio!

1 commento:

grizzlymtb ha detto...

Approfondimento veramente illuminante grazie Capitano.
Aggiungerei senza cadere in inutili e deleteri allarmismi che l'intossicazione da carbonio pare assumere le caratteristiche del virus, è stato infatti
osservato che quando all'interno di una comunità appare tale
intossicazione questa riesce a diffondersi ,invero in forme più lievi, anche ai membri che non hanno contatti diretti con tale elemento.
Sono attualmente in corso studi per valutare se i comportamenti anomali siano dovuti alla semplice esposizione saltuaria a tale elemento o (scenario apocalittico) alla capacità di tale elemento di alterare a tal punto l'organismo ospite (che ricordiamo essere a base carbonio come ogni forma di vita conosciuta) da generare delle nuove forme di virus altamente infettive.

In attesa di conoscere le risposte alcuni scienziati hanno proposto la creazione di nuovi Lazzareti dove rinchiudere e osservare le persone contagiate.
Esistono già alcuni tentativi non ufficiali che i governi tentano di tenere nascosti:
questi luoghi vengono al momento denominati bike park.

Peace & madness