giovedì 16 gennaio 2014
Manutenzione continua
Purtroppo continuano a cadere alberi sui sentieri, di solito sono trochi di alberi morti, che fanno il loro corso naturale, ma comunque ingombrano il passaggio. Qualche giorno fa sul 26 siamo riusciti a liberare a mano,
ma in altri casi occorrerà andare con attrezzi pesanti, come verso il traliccio dove in due punti il sentiero è interrotto.
venerdì 3 gennaio 2014
2014...
Oggi seconda uscita del 2014, con il capitano, come al solito all'ora di pranzo,
avevamo deciso ieri dopo aver pulito parte del nostro winter tour, di fare qualcosa di diverso.
Il winter tour è il giro che facciamo solitamente d'inverno, quando il terreno è pesante ovunque e si rischia di rovinare i sentieri che sono troppo umidi.
Si percorrono i sentieri più alti e meglio esposti (a sud) che sono quelli che asciugano prima e sono più resistenti. Però, visto il clima asciutto da alcuni giorni abbiamo provato a fare la 600, con l'idea di vedere fin dove si poteva arrivare, e poi tornare indietro in salita, per non rovinare il Cavatappi e la parte finale, sicuramente molto umide e scivolose.
E infatti siamo arrivati a esplorare fino a sopra il cavatappi e poi siamo tornati indietro.
Di nuovo mi sono stupito dalla trazione eccezionale che hanno le 29 anche su terreno molto umido,
semplicemente da non credere alle proprie gambe, certo l'allenamento con la singlespeed è propedeutico...
Arrivati sopra alla curva Conti, dove di solito si gira a destra verso la Cambogia per un rientro più soft, il capitano va dritto..!
Lo seguo anche se dubito che riusciremo a salire dalla diretta iniziale, eppure, man mano che salivamo, le nostre ruotone aggrappavano dappertutto e alla fine con un piede a terra per uno siamo arrivati in cima.
Che gran soddisfazione, il giro alla fine è di 23 km e quasi 900 metri di dislivello positivo, con gran finale in discesa su 26 e 27 e l'immancabile sosta per spostare due rami molesti.
avevamo deciso ieri dopo aver pulito parte del nostro winter tour, di fare qualcosa di diverso.
Il winter tour è il giro che facciamo solitamente d'inverno, quando il terreno è pesante ovunque e si rischia di rovinare i sentieri che sono troppo umidi.
Si percorrono i sentieri più alti e meglio esposti (a sud) che sono quelli che asciugano prima e sono più resistenti. Però, visto il clima asciutto da alcuni giorni abbiamo provato a fare la 600, con l'idea di vedere fin dove si poteva arrivare, e poi tornare indietro in salita, per non rovinare il Cavatappi e la parte finale, sicuramente molto umide e scivolose.
E infatti siamo arrivati a esplorare fino a sopra il cavatappi e poi siamo tornati indietro.
Di nuovo mi sono stupito dalla trazione eccezionale che hanno le 29 anche su terreno molto umido,
semplicemente da non credere alle proprie gambe, certo l'allenamento con la singlespeed è propedeutico...
Arrivati sopra alla curva Conti, dove di solito si gira a destra verso la Cambogia per un rientro più soft, il capitano va dritto..!
Lo seguo anche se dubito che riusciremo a salire dalla diretta iniziale, eppure, man mano che salivamo, le nostre ruotone aggrappavano dappertutto e alla fine con un piede a terra per uno siamo arrivati in cima.
Che gran soddisfazione, il giro alla fine è di 23 km e quasi 900 metri di dislivello positivo, con gran finale in discesa su 26 e 27 e l'immancabile sosta per spostare due rami molesti.
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